I rovi tra la neve troveranno un’altra luce
un bastone di pastore a scavare gli anemoni
e le bacche marce nella terra
a furia di urlare il mio nome si scheggia
la tua voce o si affila come la punta di ghiaccio
che pende sottile dalla casa diroccata –
allora tu dammi un altro luogo
in cui inselvatichirmi, una pelle di ghiro
mentre dorme nel rifugio fra le travi del pagliaio
chiamami col verso dei falchi o delle volpi
donami le orme del lupo, gli occhi dei piccoli
che cercano la madre e la sua bocca
feroce quando afferra il nuovo nato dalle zampe
e il sangue che sgorga si fa pietra nel gelo,
ossidiana – rovescio del bianco nel bianco.
Lorenzo Pataro, nato nel 1998, vive a Laino Borgo, in provincia di Cosenza, studia Lettere moderne a Salerno. Nel 2018 ha esordito con “Bruciare la sete” per i tipi di Controluna, con prefazione di Eleonora Rimolo, finalista al premio Solstizio opera prima. Sue poesie sono state pubblicate su varie riviste e lit-blog come Atelier, Inverso, Poesia del nostro tempo, Poetarum Silva, Taut editori etc, su La Repubblica nella Bottega della poesia.