Come bambole nel cemento
scomposte e mai riesumate;
noi – discepoli del deserto
dalle mille voci consumate.
*
Sto nello spacco dell’anguria
invecchiata nel freddo a morire.
*
Sfioriture e cornici sui muri;
quadri senza volto appesi
con i chiodimemoria impuri.
Lorenzo Mele (Lecce, 1997), nasce in Germania e cresce in Italia. Suoi versi sono apparsi sulle maggiori riviste italiane e tradotte dal Centro Cultural Tina Modotti. Ha pubblicato tre raccolte poetiche. L’ultima si intitola “Casa mia non ha le ringhiere” (Ensemble, 2020) È fondatore e direttore della rivista di poesia contemporanea “Il Visionario”. Attualmente studia Discipline dello spettacolo all’università del Salento di Lecce.